5 maggio 2016

In montagna con... Educazione Consapevole

Carissimi amici,
ben ritrovati!

Passo dopo passo, proseguiamo insieme lungo i sentieri di #naturainfamiglia, con un post che considero speciale… per diversi motivi.

Per prima cosa faremo un tuffo nel passato: il mio. In fondo questo è un blog e di solito le persone aprono un blog per raccontarsi e condividere pezzi della propria esistenza.

Anche nel mio caso, più spesso di quel che può apparire, Educazione Consapevole nasce e cresce con me e con ciò che sono stata; pertanto preparatevi a vedere qualche immagine vintage, di quelle da rullino, un poco arrossate dal tempo.

E poi riemergeremo al presente e vi presenterò un nuovo partner di Educazione Consapevole (ma di questo parleremo tra qualche riga…).

Pronti? Tuffo!

Chi mi segue da un po’ di tempo e, ancor più, chi mi conosce personalmente, sa bene che io amo la montagna. Pardon: Montagna.

Montagna con la M maiuscola: per rispetto, per amore, per dato di realtà.

Io e la Montagna siamo state felicemente compagne di vita per lungo tempo, durante la mia infanzia. Ho avuto la fortuna di vivere splendide estati in Val di Sole (Trentino nord-occidentale), un luogo spettacolare che porto nel cuore come nessun altro al mondo.


Ricordo con grande nostalgia le escursioni in cerca di funghi insieme al mio papà, che mi portava in spalla quando ero stanca, a cui tiravo involontariamente i capelli per aggrapparmi e che si emozionava come un bambino quando trovavamo un bel porcino (Boletus edulis)  o una mazza di tamburo (Macrolepiota procera).


 Poi la mia mamma cucinava i funghi raccolti, li metteva sottolio oppure li affettavamo sottili sottili e li mettevamo a seccare sui telai di rete al sole.


Ho imparato ad amare così la montagna: vivendola con la compagnia delle persone che amavo di più col mio cuore di bambina, i miei genitori.

Poi c’era il mio amico speciale di ogni estate: Nicola. Giorni e giorni insieme, sempre. Un’amicizia che ha saputo resistere ad una discreta infinità di traversie e che, ancora oggi, ci porta ad incontrarci quando possiamo e a ricordare con affetto e tenerezza i tempi della nostra infanzia condivisa.


Questa è la matrice dell’amore che nutro tuttora e che sempre nutrirò per la Montagna. Questo è il motivo per cui, se me lo chiedete, sono disposta a firmare qui ed ora per trascorrervi tutte le estati della mia vita futura.

Per commuovermi di fronte ai suoi profumi e ai suoi colori. Per sentirmi “a casa”, seduta su un prato, a guardare il cielo e ad ascoltare il tamburellare del picchio sul tronco di un abete, il fischio delle marmotte, il richiamo della poiana, lo scorrere impetuoso del torrente.


Per portarci i miei bambini e per aiutarli a scoprire le infinite sfumature della Natura di quell'ambiente. Per guardare con loro le stelle di notte, senza inquinamento luminoso intorno, con il gufo che fa hoo-hoo su un albero vicino e i caprioli che passeggiano e brucano nel prato dietro casa.

È per questo e per mille altre ragioni che esiste #naturainfamiglia: perché spero che anche voi possiate godere di queste esperienze e, ancor di più, possiate costruirne di altre, tutte vostre, magari sulla scorta delle mie.

Allora vi porto in montagna con me (anzi, con noi) e vi presento la nuova collaborazione di #naturainfamiglia con il portale Babytrekking, che inizia in questi giorni ad ospitare le escursioni per famiglie raccontate e consigliate da Educazione Consapevole.

Per iniziare vi accompagno a vedere le splendide Cascate di Saènt, nel Parco Nazionale dello Stelvio, a fianco della Val di Sole.


E prima di condurvi al primo post di Educazione Consapevole su Babytrekking vi dico anche che in quell’angolo di Trentino si trova La Baita degli Scoiattoli: la "casa nella Natura" di Educazione Consapevole.

Ha molte storie da raccontare. E può aiutare a scriverne di nuove e bellissime. Basta chiederglielo!

A presto, con nuove idee e nuovi racconti di #naturainfamiglia.

Maria Beatrice

1 commento:

Unknown ha detto...

Un poco alla volta arrivano le conferme che spiegano bene i perché di tante domande che mi sono fatto. Scopro con gioia oggi le ragioni di tanto amore per la montagna e sapendo che sono uno dei responsabili di tale sentimento mi fa felice.